Housekeeping: da costo a investimento strategico

Housekeeping: da costo a investimento strategico

Nel settore dell’hospitality, nulla conta più dell’esperienza dell’ospite. La guest experience può decretare il successo o il fallimento di un hotel, rendendo ogni dettaglio essenziale. In questo scenario, il servizio di housekeeping non è solo un’attività operativa, ma un vero asset strategico, capace di influenzare reputazione e redditività. Ne parliamo con Davide Romano, CEO di Best Sourcing, tra i massimi esperti del settore.

D: Oggi molti hotel vedono l’housekeeping come un costo necessario. Perché, invece, andrebbe considerato un investimento strategico?

DR: Spesso si tende a percepire l’housekeeping come una semplice voce di spesa, da contenere il più possibile. In realtà, è uno degli elementi chiave per la soddisfazione degli ospiti. La pulizia e la cura degli ambienti sono tra i primi fattori valutati durante un soggiorno e incidono direttamente sulla brand reputation. Un ospite soddisfatto lascia recensioni positive, torna e consiglia la struttura, contribuendo alla sua redditività nel lungo periodo. Investire in housekeeping, quindi, significa investire nella competitività dell’hotel.

D: Qual è il ruolo del personale in questo scenario?

DR: Il fattore umano è il cuore del nostro servizio. Per questo investiamo costantemente in formazione, aggiornando i nostri team sulle tecniche più efficaci, sulle normative di sicurezza e sull’attenzione ai dettagli. Un team ben formato e motivato si traduce in ospiti soddisfatti, quindi per chi come noi opera nei servizi in outsourcing in clienti contenti della collaborazione.

D: Quali investimenti state facendo per migliorare ulteriormente il servizio?

DR: Oltre alla formazione, ci concentriamo sull’ottimizzazione dei processi interni, sull’uso di prodotti sostenibili e sull’adozione di strumenti digitali per migliorare la gestione del servizio. La tecnologia ci permette di velocizzare le comunicazioni tra il reparto ai piani e il team dell’hotel, garantendo un servizio più efficiente e reattivo.

D: Quanto è importante il dialogo con le associazioni di categoria?

DR: Essenziale. Conoscere l’hotel, chi lo gestisce e le sfide che affronta è la base per costruire una collaborazione efficace. Partecipiamo regolarmente a eventi e tavoli di lavoro con le associazioni di categoria per comprendere meglio le esigenze del settore e offrire soluzioni mirate. Questo confronto continuo ci permette di adattare i nostri servizi, anticipare le tendenze del mercato e proporre modelli operativi sempre più performanti.

D: In che modo l’outsourcing dell’housekeeping incide sul valore percepito dall’ospite e quali sono i trend futuri del settore?

DR: La qualità dell’housekeeping è un elemento chiave della brand reputation di un hotel. È quel dettaglio che può fare la differenza tra un ospite occasionale e un cliente fedele. Il settore dell’ospitalità è in continua evoluzione: oggi gli ospiti non valutano solo il prezzo del soggiorno, ma l’intero valore dell’esperienza. L’outsourcing, se gestito con attenzione, garantisce un livello di servizio elevato e costante, aumentando la soddisfazione dell’ospite.

L’outsourcing dell’housekeeping non è una semplice esternalizzazione, ma un vero alleato strategico per gli hotel. Con un mix di formazione, innovazione e attenzione al cliente, aziende come Best Sourcing trasformano un servizio essenziale in un elemento di valore, contribuendo alla crescita e al successo dei loro hotel partner.

Condividi questo post